La comunicazione non si ferma!

#lacomunicazionenonsiferma

Stiamo vivendo un momento difficile, per la prima volta ci ritroviamo letteralmente bloccati nelle nostre abitazioni…

Noi siamo però estremamente fortunati, lavoriamo nel mondo della comunicazione nell’era del #digital e stiamo vivendo un’importante singolarità: in questo momento online ci sono più utenti attivi che mai e soprattutto hanno voglia di ascoltare!

Non facciamo l’errore di smettere di comunicare!

In un periodo come questo, tutto quanto si traduce in un paradosso: opportunità.
Molti di noi possono lavorare stando comodamente seduti sul divano e la maggior parte di quelli che purtroppo non hanno questo privilegio, sono comunque connessi come non lo erano mai stati prima.

E’ per questo che i numeri dei media digitali stanno crescendo moltissimo: se prendiamo in esame le ultime due settimane, siti come ANSA hanno registrato incrementi del quasi 200%; la gente naviga, si informa, usa di più i canali social, usufruisce con più costanza delle piattaforme di streaming, utilizza di più – o scopre per la prima volta – alcune app (come quelle per gli esercizi fisici, visto che le palestre sono chiuse).

Tutti questi canali necessitano però di una cosa, contenuti, e le persone in questo particolare scenario vogliono quei contenuti, hanno bisogno di leggere, vedere video, ascoltare podcast, …

Purtroppo però sono già moltissimi i marchi che hanno deciso di sospendere del tutto o diminuire drasticamente il peso della loro comunicazione. Ci saranno settori che per motivi contingenti soffriranno oggettivamente di più – turismo ed eventi, ad esempio – ma in tanti altri settori la comunicazione non andrebbe in nessun modo fermata, ma semplicemente rivista nei toni e nei modi, toccando ad esempio tematiche informative o attività “disruptive” per distendere gli animi. Tornare a respirare guardando un post che ci strappa un sorriso sembra una banalità, ma in questo momento non lo è affatto. In un mercato fortemente competitivo, dove i prodotti sono sempre più numerosi ed i consumatori sempre meno fedeli alla marca, è necessario continuare a comunicare e farlo soprattutto ora, in modo innovativo ed “agile”

Esempio post Facebook Essity -Tempo

Il sentiment degli utenti, principalmente incentrato sui complimenti a chi ha ideato la campagna

Si comunica per interagire con il proprio target di riferimento e per entrare in contatto con l’utente. La comunicazione, infatti, è lo strumento principale di user engagement, ma è molto utile creare interesse nei prospect ed informare. Si comunica anche per diffondere la propria brand identity , aumentare l’awareness e migliorare la reputazione creando consenso e fidelizzazione.

Gli utenti sono molto attenti e ricettivi, se un brand dall’oggi al domani smette di “parlare” è molto probabile che sul lungo periodo quello possa essere un utente perso. È proprio per questo che per tutti quei marchi che non smetteranno di comunicare, quando torneremo alla normalità, sarà molto più semplice e veloce ripartire.

Connettività, economia digitale, integrazione del fisico con l’online, passaparola, fiducia. Queste sono le parole principali che un’azienda, soprattutto nel tempo del Coronavirus, dovrebbe tenere a mente, rivedendo le loro strategia di comunicazione certo ma non “congelando i budget”

Esempio di post Instagram Lonelyplanet

anche in questo caso il sentiment  è estremamente positivo e gli utenti si congratulano con il brand per l’attività di marketing.

I Brand dovrebbero trarre spunto dalla strategia che moltissimi youtubers hanno messo in atto: da questa settimana stanno producendo un video al giorno, spesso clip semplici e brevi, ma che hanno una motivazione ben precisa e sotto certi aspetti lodevole, quella di dire ai loro followers: “Hei, in questo periodo difficile non sei solo, io ci sono e mi sto impegnando per essere ancora più presente e riempire il tuo tempo”.

COSA ACCADE IN CINA?

L’esperienza cinese, ad esempio, sta già dando degli input significativi: il Coronavirus ha impattato immediatamente sui consumi, ma c’è stato anche un significativo cambio di abitudini. il Digital ha fatto da padrone perché, nonostante tutto, i consumatori hanno continuato ad acquistare online ciò di cui avevano bisogno. Se ad esempio l’utilizzo dei mezzi pubblici si è ridotto drasticamente, è aumentato quello dell’auto privata.

I social media sono stati fondamentali per creare un “momento positivo” nello sforzo di combattere il virus. Insomma, la Cina ha dimostrato che nel periodo del virus, le attività online sono aumentate in modo esponenziale, basti vedere la fruizione di videogiochi e video-streaming.

Nella routine quotidiana dei nuovi consumatori, i video online sono diventati onnipresenti, trasformati in strumenti social e piattaforme di notizie per ricevere aggiornamenti sul Coronavirus, mentre la lettura online ha soddisfatto la richiesta dei clienti di prevenzione dell’epidemia.

L’esperienza della Cina, ha dimostrato che anche gli influencer e le aziende di videogames e fitness hanno visto un assorbimento significativo del traffico. Molti di loro nelle ultime due settimane hanno avuto una crescita esponenziale di followers e dei numeri di engagement.

I principali marchi del lusso stanno investendo molto sui canali digitali e hanno creato strategie ad-hoc per una valutazione a lungo termine:

  • Louis Vuitton prova audacemente e in modo creativo varie forme di comunicazione digitale, come video vlog, fumetti, animazioni e mini-giochi interattivi;
  • La crisi epidemica evidenzia l’urgenza di riesaminare le loro strategie omni-channel;
  • I dati dell’utente raccolti diventeranno risorse digitali per combattere i rischi in futuro.

Quindi ….. Non smettiamo di comunicare!

Dai un’occhiata alla nostra sezione Branded Content e lasciati ispirare, oppure contattaci direttamente per trovare insieme il messaggio giusto per la tua audience!

© WebAds Srl P.I. IT01280390558